Vaccini: quali, quando e come farli

freccia verso il basso

In alcuni casi, il trattamento della malattia di Crohn prevede l’assunzione di farmaci immunosoppressori. Si tratta di prodotti che possono provocare un temporaneo indebolimento delle difese immunitarie. Pertanto, durante questo tipo di terapie, i bambini o i ragazzi con MdC possono essere più vulnerabili alle infezioni e rispondere in maniera non ottimale alle vaccinazioni.

Tipologie

I vaccini inattivati sono privi di agenti patogeni vivi (virus/batteri), ma contengono solo porzioni innocue di essi inoculate allo scopo di stimolare una risposta immunitaria specifica (produzione di anticorpi) da parte dell’organismo. In questo modo il sistema immunitario della persona vaccinata conserva “memoria” delle caratteristiche dell’agente patogeno ed è in grado di rispondere con una risposta anticorpale adeguata nel caso in cui, nel corso della vita, venga in contatto con esso.

  • Questi vaccini potrebbero essere considerati sicuri anche nei casi in cui il bambino o ragazzo stia effettuando una terapia immunosoppressiva.
  • Potrebbero rivelarsi però inefficaci poiché un sistema immunitario già compromesso potrebbe non produrre una risposta anticorpale adeguata. Sarebbe pertanto opportuno che venissero somministrati almeno due settimane prima dell’inizio della terapia immunosoppressiva.
  • Sono vaccini inattivati quelli per: Tetano, difterite pertosse, anti-polio, Hhaemophilus influenzae tipo B (Hib), Papillomavirus umano (HPV), pneumococco, meningococco, Epatite A e / o B, influenza.

I vaccini vivi attenuati contengono agenti patogeni vivi ma opportunamente coltivati in laboratorio in modo da essere resi “innocui” ma in grado di stimolare con la loro presenza nel sangue un’appropriata risposta immunitaria.

  • Poiché esiste però la remota possibilità che la forma attenuata si riconverta nella forma patogena, questi tipi di vaccini non vanno somministrati in pazienti con un sistema immunitario debole o compromesso. Essi sono pertanto controindicati nei bambini o ragazzi con MdC che stiano facendo una terapia immunosoppressiva.
  • Dovrebbero essere somministrati almeno un mese prima di iniziare tale terapia.
  • Sono vaccini vivi quelli per: Morbillo, parotite e rosolia (MMR), Varicella, Vaccino da influenza vivo dato come spray nasale (FluMist), rotavirus.
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Quando fare i vaccini

Poiché le terapie immunodepressive interferiscono con l’azione dei vaccini, questi andrebbero somministrati ad una sufficiente distanza temporale:

  • a due settimane di distanza dall’inizio della terapia per i vaccini inattivati
  • ad almeno un mese di distanza dall’inizio della terapia per i vaccini vivi
  • ad almeno 3 mesi di distanza dalla fine della terapia per entrambi le tipologie di vaccini.

 

una giovane coppia e due bambine ridono insieme abbracciati

La vaccinazione degli altri familiari

Se il bambino o ragazzo sta effettuando una terapia immunodepressiva, potrebbe essere necessario che i membri della famiglia con cui convive siano vaccinati al fine di non fungere da portatori sani di eventuali infezioni.

  • I vaccini inattivati possono essere considerati sicuri in tal senso
  • I vaccini vivi potrebbero in alcuni casi causare una forma subclinica di malattia che potrebbe causare un contagio dal familiare al bambino/ragazzo con MdC
  • I vaccini vivi considerati sicuri da questo punto di vista sono: Morbillo, parotite e rosolia (MMR), febbre gialla, Tifo orale.

 

Bibliografia

Lu Y., Jacobson D. and Bousvaros, A. “Immunizations in Patients with Inflammatory Bowel Disease”. Inflammatory Bowel Diseases2009; 15(9):1417–1423.

Wasan S.K., Baker S.E., Skolnik P.R. and Farraye F.A. “A Practical Guide to Vaccinating the Inflammatory Bowel Disease Patient”. The American Journal of Gastroenterology 2010; 105: 1231-1238.

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